Dal sito del calciobellunese

Pubblicato il da usd.comelico

La prima giornata in cui il maltempo intacca anche il girone R di Seconda Categoria, la decima, appiccica su tutti i muri della regione il nome della Vazzolese accanto alla scritta wanted. Ricercato.

Si perchè i trevigiani di Garbin la spuntano di misura sulla Z.T.L.L. e lievitano a più sei sulla seconda piazza.

Di sotto il finimondo. Otto squadre in quattro punti e una lotta play-off destinata a non trovare soluzione fino alle ultime giornate. Il secondo posto è occupato in concomitanza dal Sedico, uscente da un buon pari dalla gara esterna con il Vittsangiacomo, e l’Auronzo che inceppa clamorosamente nella seconda sconfitta in fila, la terza stagionale, in casa contro il sempre più sorprendente Lentiai.

A fare le spese del maltempo sono due squadre che avevano bisogno di giocare, ovvero Cortina e Fulgor Farra. Ma nell’ampezzano la neve si fa già vedere e sentire. Pensare che se il Cortina avesse vinto sarebbe diventata l’inseguitrice più vicina alla Vazzolese. Per gli uomini di Liguori c’è un potenziale meno cinque.

Il Ponte nelle Alpi non approfitta della frenata generale delle contendenti ai play-off perchè costretto al pari in terra trevigiana, in casa di un Sarmede deciso a lasciare distante i play-out per un campionato tranquillo sulla metà della graduatoria.

Cade sotto i colpi di Mazzer il Longarone. Il bomber del Gaiarine vince da solo la sfida siglando una tripletta nel due a tre finale e ravviva la fiamma della speranza dei suoi che si stava pian piano soffocando.

Si esalta il Comelico che riduce ai minimi termini un Cadore in grossa difficoltà in un derby non troppo emozionante ma che lancia i giovani di De Bettin verso un calar di andata all’insegna del guadagnar terreno. Con questi risultati della squadra di De Podestà la Seconda R perde una protagonista che poteva sconquassare ancor di più il mucchio nelle primissime posizioni.

Vince l’Alpina in Agordo e guadagna tre punti fondamentali per la corsa salvezza. Ma la notizia è la presenza in campo della squadra di casa che, per la prima volta, mette in discussione il risultato.

Matchday ten ai raggi X

 

Vazzolese (25) – Z.T.L.L. Sinistra Piave (15) 1-0. Vince contro tutto la Vazzolese. Si, perchè i gialloverdi di Garbin non volevano cominciare il match viste le pessime condizioni del terreno di gioco che avrebbero potuto influire sull’incontro, e che alla fine hanno influito sull’incontro. Non dal punto di vista del risultato però. “An early in the match goal” di Zanella promuove la capolista nella partita e nella classifica. I trevigiani del presidente Roberto Castagner volano a più sei sulle seconde e, nonostante il difficoltoso finale d’andata, danno ufficialmente il segnale di battaglia.Tutte le altre sono avvisate. Per non vedere a maggio la Vazzolese con la corona e lo scettro bisogna andare oltre un “banale” campionato ad ottimi livelli. Serve vincere con regolarità assoluta. La partita risente molto della pesantezza del fondo malleabile a causa della copiosa pioggia. Infatti dopo una ventina di minuti diventa ingiocabile e, per forza di cose, lo spettacolo ha cambiato strada. Dopo cinque partite i bellunesi di Bernardi ritrovano la sconfitta, ma qui saranno più unici che rari quelli che verranno a vincere. La fortuna che davanti non ha vinto nessuno.

Vittsangiacomo (18) – Sedico (19) 1-1. Altro super match rovinato dalle condizioni del terreno di gioco che in questo caso sicuramente avvantaggio i biancocelesti di Da Rold a discapito del Vitt che conta, per offendere, di una ragnatela di passaggi palla a terra. I trevigiani vanno in vantaggio con Lot, poi vengono raggiunti dal terzo sigillo in campionato di Levis. Per i trevigiani di De Nardi terza partita senza vittorie e, soprattutto, vanta un pessimo ruolino tra le mura amiche. Su quattro gare solo cinque punti conquistati, frutto di una vittoria, due pareggi e una sconfitta. Così non è possibile vincere un campionato che richiede di fare tantissimi punti. Il punto stà bene invece al Sedico che acchiappa l’Auronzo al secondo posto e continua la sua scalata. Per la truppa Da Rold quinto risultato utile consecutivo, e una sola sconfitta. Per il primo posto serve di più, ma probabilmente ai bellunesi un posto play-off va più che bene,

Auronzo (19) – Lentiai (17) 0-1. Come per la partita della Vazzolese, anche al Zandegiacomo un fulminante gol dopo pochi minuti di Pradel decide la gara. Risultato risonante e inaspettato. L’Auronzo può essere l’anti-Vazzolese, ma prima il pari a Sedico, poi questi imperdonabili tre punti persi hanno fatto andar via i trevigiani. Calma e gesso. A Ben, a sua volta squalificato, mancavano pedine fondamentali. Tre quarti dell’asse portante centrale era squalificata e assenze del genere non lasciano indifferenti nessuno. Ma per puntare in alto si deve vincere anche in queste condizioni, soprattutto in casa. Si lancia alle porte della zona play-off il Lentiai di Manfroi che ottiene un risultato strepitoso e ora poggia a meno uno dal confine che consegna il biglietto per la post season. Tre vittorie consecutive hanno portato la squadra della Sinistra Piave a superare la limitrofa Z.T.L.L. e a sognare in grande. Basta non pensare di essere arrivato perchè tornare giù è un attimo.

Cortina (18) – Fulgor Farra (9). Rinviata per neve. Il rinvio giunge nel momento sbagliato per entrambe. Tutte e due potevano contare sull’inerzia postiva del momento per migliorare ulteriormente la loro classifica. Gli alpagoti di Prest avrebbero avuto l’opportunità di fare un salto importante verso l’uscita dalla zona play-out dove immeritatamente grava. Gli ampezzani di Liguori invece con tre punti sarebbero secondi da soli in classifica e avrebbero continuato la favola magica. Per il recupero si tenta per giovedì 25 (questa settimana), ma i tempi sono troppo stretti. Si conta di poter giocare il giovedì successivo, il primo dicembre. Il campo dovrebbe essere l’”Agostino Lozza” di Calalzo di Cadore.

Calcio Sarmede (13) – Ponte nelle Alpi (17) 2-2. Quest’anno è complicatissimo avere la meglio con il Sarmede anche in casa, figuriamoci nel sempre ostico terreno di casa dei trevigiani. A pagarne le conseguenze il Ponte nelle Alpi che esce così dalla zona play-off anche se il gruppo lassù è vastissimo e addensato in pochissimi punti. Dunque l’occasione per balzare sopra tutte è sempre dietro l’angolo. Fanno fatica i granata di Da Boit che vanno in svantaggio a causa del gol di Zanette, poi riescono a rimontare con De Min e Viel, ma un rigore di De Luca mette in equilibrio la bilancia. Nel finale la compagine di Da Frè non sfrutta un’occasione importante per fare bottino pieno. Il Sarmede stacca così il Cadore e dimostra ancora una volta di essere una squadra difficilissima da affrontare. Anche questo è un risultata che rende ancor più difficile la lettura del campionato.

Longarone (15) – Gaiarine (5) 2-3. Non ci voleva questa sconfitta in casa per il Longarone. Vincere avrebbe infiammato gli animi perchè avrebbe cotapultato i gialloblu in piena zona play-off. Invece di fronte si è presentato un Gaiarine convinto nel voler cambiare aria ad una stanza che cominciava a puzzare di marcio e, soprattutto, uno straripante Raniero Mazzer. Quinto, sesto e settimo gol in campionato tutti in una volta per l’eterno centroavanti trevigiano. Il bomber vince da solo la gara portando per tre volte in vantaggio i suoi, raggiunti per ben due volte da un Longarone mai arrendevole. De Rocco e De Cesaro i marcatori per la compagine di De Bona che nel finale non sfrutta una clamorosa occasione per pareggiare. Per Pagotto la linea della salvezza è ancora distante, ma una prestazione così è un’inizio.

Comelico (9) – 1919 Cadore (12) 3-0. Saranno le sensazioni da derby, sarà la necessità di fare punti, sarà la disastrata situazione interna del Cadore, ma il rotondo risultato del tabellino è merito di un Comelico immenso. Un Comelico sistemato in campo alla perfezione da Denis De Bettin, che sceglie una sola vera punta, assistita da due esterni molto larghi e molto offensivi e un centrocampo a tre che si è rivelato decisivo per l’esito finale del match. Fanno la differenza tre ’93, Bergagnin, Costan e Buzzo, e un sempre verde Willy De Candido, ex di turno ora capitano dei verdi. Vanno in vantaggio i padroni di casa con Costan, raddoppiano e chiudono il conto già nel primo tempo con una meravigliosa punizione di De Candido. Nella ripresa chiude ancora Costan. Ha vinto un gruppo compatto che, con questi tre punti, tiene il ritmo delle contendenti nella lotta salvezza e da una scossa al morale. Perchè vincere un derby ha sempre un sapore unico, figuriamoci per una squadra giovanissimi. Il Cadore invece sembrava in via di guarigione, gioca anche una discreta gara nella prima mezz’ora ma soffre una pessima situazione che incide alla grande nella mente dei giocatori. Pochi stimoli e poca organizzazione, e si intende organizzazione fuori non dentro al campo. I play-out sono molto molto più vicini che i play-off.

Agordina (0) – Alpina (10) 1-2. Assapora il primo punto l’Agordina ma sul finale viene beffato dal terzo dei tre rigori che hanno segnato l’incontro. Finalmente la squadra di Arrighi da segnali di sé e constringe l’Alpina alla rimonta per portare a casa tre punti pesantissimi. Infatti il fanalino va in vantaggio con il penalty di Soppelsa, soffre, ma poi accelera e sorpassa con le due massime punizioni di Collazuol e Salvador che consegna la vittoria ai suoi a recupero inoltrato. Paga un pochino dunque la scelta di Arrighi di passare alla marcatura a uomo in difesa che comunque lascia molto perplessi. Vedremo come l’Agordina si comporteràè domenica contro un’altra in difficoltà: il Cadore. Seconda perla della collana di Cassarino che, aggiunta a quella dell’era Schiocchet, fa dieci punti che fanno ben sperare per la corsa per evitare i play-out che sarà viva fino all’ultimo.

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