DAL CORRIERE DELLE ALPI

Pubblicato il da usd.comelico

Play out. Nel ritorno, i ragazzi di De Bettin ce l’hanno messa tutta, mentre i locali sono rimasti alla finestra. Il mister comeliano raggiante

Il Comelico festeggia una salvezza meritata

Per il Longarone grande la delusione per la sconfitta. Il suo destino si deciderà con l’Alpina

 
Il ds Da Rold: «Ora dobbiamo raccogliere i cocci e salvarci»
 
 

 LONGARONE. Nel ritorno del derby bellunese dei play out, a spuntarla è ancora il Comelico, che porta a casa un’altra vittoria dopo quella di 7 giorni fa, mentre un Longarone in giornata “no” deve allungare ancora la sua agonia, giocandosi la stagione nella prossima sfida contro l’Alpina. I padroni di casa, con tante assenze, si presentano con Zago in un’inedita posizione di centrocampista di sinistra, mentre dall’altra parte “Cavallo Pazzo” Corea, decisivo all’andata, parte ancora dalla panchina.
 Nelle prime battute si nota come siano proprio gli ospiti quelli con maggior voglia di portare a casa il risultato, mentre il Longarone appare impaurito e gioca molto lungo.
 La prima mezz’ora di gara vede il Comelico sempre in attacco, mentre il Longarone subisce. Al 36’ poi è Pra Mio a provarci, in uno dei suoi rari lampi odierni, ma dopo aver seminato tutti in slalom neanche fosse Alberto Tomba, rovina calciando nel modo peggiore. L’ultimo pericolo lo causa una punizione di Vedana all’ultimo respiro del primo tempo, ma Unterpertiger è reattivo ed anticipa tutti in uscita. Finisce così un primo tempo che, ai punti (per usare un termine boxistico), sarebbe nettamente della squadra cadorina.
 Il secondo tempo si apre sulla stessa falsariga. Al 49’ però il Longarone ha un sussulto con De Bon: il terzino di casa è solo e pensa alla conclusione, mirando l’incrocio dei pali; Unterpertiger sembra sicuro, forse anche troppo, e devia malamente sulla traversa: grande parata, meno lo stile, ma il Comelico si salva.
 Al 67’ la più ghiotta occasione del match per il Longarone, che poteva rientrare in gara, ma cosa spreca Pra Mio! Cross al bacio di Vedana dalla sinistra, ma il centravanti, tutto solo, incorna debole e centrale, facendo il solletico a Unterpertiger.
 È l’88’ quello decisivo della sfida, a favore della compagine di De Bettin: Corea ci prova dalla distanza, Battorti respinge coi pugni, arriva da fuori area l’altro neo entrato Marchesini, che spara un bolide su cui nulla può il numero 1 di casa. È festa per gli ospiti, mentre dagli spalti i cori dei tifosi biancoverdi, accorsi in massa con tamburi e megafoni, incitano i loro beniamini fino alla fine, in cui assistiamo ad un’altra parte della sfida De Martin/Battorti, con ancora bravissimo l’estremo di casa, ed all’espulsione di Olivier, per un brutto fallo, che lo costringerà a saltare la prossima gara.
 Raggiante De Bettin. E’ raggiante mister De Bettin: «Il risultato è giusto, anzi poteva essere molto più netto e rotondo se non avessimo sprecato diverse palle gol, ma credo sia dovuto anche al fatto che eravamo molto tesi. Fisicamente stavamo bene, preparavamo queste gare da tempo e ci siamo fatti trovare pronti per questi spareggi. I ragazzi erano carichi nonostante la tensione e se la sono giocata a viso aperto, anche se partivano da una posizione di vantaggio visto il risultato dell’andata, e il coraggio li ha premiati».
 Deluso Da Rold. Non nasconde la delusione il ds Antonio Da Rold: «Eravamo troppo nervosi, anche se abbiamo pagato le assenze di alcuni giocatori, come Corona e Faoro. Ora dobbiamo raccogliere i cocci e fare un ultimo sforzo per salvarci».

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