DAL CALCIOBELLUNESE

Pubblicato il da usd.comelico

SECONDA R BY MAPO E INTANTO DE MATTIA FIRMA PER L’AURONZO
DICEMBRE 12TH, 2011

Assieme al commento di MaPo, mi arriva la conferma che De Mattia firma con l’Auronzo!

Ancora Ponte nelle Alpi. Nella quattordicesima e penultima giornata d’andata di Seconda R i granata di Pierobon espugnano Farra d’Alpago e tengono la testa della classifica con due punti di vantaggio sul Cadore che fa suo per l’ennesima volta il derby con l’Auronzo.
Un torneo meraviglioso, pronto a sorprenderti ogni settimana con partite tiratissime, equilibrate, propense all’esito inaspettato. Intrigante il match del successo della capolista, straordinariamente intenso il derbissimo vinto dalla compagine di Liguori, inaspettata la toccata e fuga del Cortina, ex penultimo in classifica, sul campo della ZTLL che fino a domenica mattina era seconda alla pari del Cadore. È sicuramente questo il risultato più imprevisto. Il Cortina si risolleva da una situazione veramente complicata, gli zumellesi cadono al quinto posto. Barbisano e Vittsangiacomo infatti mettono la freccia e con tre punti a testa sorpassano la compagine di Signoretto. I primi, ora al terzo posto ad un punto dal Cadore, vincono di misura sul lago di Revine costringendo il Tarzo a perdere punti preziosi nella corsa alla salvezza, i secondi invece passano sul terreno del Coi de Pera in una gara di difficile interpretazione e di difficile approccio dopo la sconfitta interna con il Comelico della settimana precedente. Vitt un punto sotto al Barbisano, ZTLL uno sotto il Vitt. Al vertice cinque squadre in cinque punti. Non male dopo quasi tutto il girone d’andata. Considerando che domenica prossima c’è un doppio frontale mica da poco. Le quattro che al momento hanno posto nei seggiolini della zona play-off collideranno a due a due dando vita a due appassionanti sfide che fungono da ciliegina sulla torta di uno spettacolare girone d’andata. Infatti il Cadore scenderà in pianura andando a far visita al Vitt, mentre il Barbisano accoglierà la ZTLL.
Sotto la zona play-off prende definitivamente vita l’ambizione della Virtus Sernaglia. La squadra di Merlo batte il Comelico a Lacuna con uno stranissimo due a tre, passa l’Auronzo in classifica e si porta a meno quattro dal quinto posto con dalla sua un’ultima d’andata sulla carta a proprio vantaggio rispetto a tutte quelle che stanno davanti.
Perde due punti il Cappella Maggiore in casa contro il Sarmede. È comunque un punto che consente di mantenere una media salvezza alla compagine di Del Puppo mentre agli ospiti è un pari che serve a restare lì in bilico, sulla linea di galleggiamento in vista dello scontro diretto di domenica quando a Sarmede sbarcherà il Castion.
Un Castion che vince agile sullo Schiara e riparte dopo i sette gol di sette giorni prima. Schiara a meno sei dal penultimo posto ora occupato dal Coi de Pera dopo la sconfitta per mano del Vitt.

Matchday fourteen ai raggi X
Fulgor Farra d’Alpago (17) – Ponte nelle Alpi (30) 0-1. C’è il prestigioso zampino di Matteo Sovilla nel pesantissimo successo della capolista al Bortolo Canevini. Il gol del bomber alla sua seconda partita in maglia granata arriva al calar del primo tempo, al momento giusto, e permette al Ponte nelle Alpi di toccare quota trenta davanti a tutti quando siamo prossimi al giro di boa. Per la compagine di Charlie Pierobon una trasferta che si rivela complicata almeno quanto previsto alla vigilia. La Fulgor Farra tiene testa alla prima della classe per novanta minuti, ma paga una sbavatura difensiva in uno dei momenti più delicati del match. Il gol appena prima dell’intervallo punge sempre un pochino di più rispetto agli altri. Gli alpagoti dovevano dare un segnale forte per lanciarsi verso la zona play-off, la prestazione è di livello e lascia buoni presupposti, ma chi il segnale lo ha dato veramente è il Ponte nelle Alpi. L’ennesimo segnale dei pontalpini che tengono con merito e autorità la vetta del campionato. Solido, efficace, ricco di soluzioni che ora può anche contare su un ritrovato attaccante che da qui al termine del campionato almeno dieci gol puliti li può piazzare. Pierobon ha completato l’opera che Da Boit aveva incominciato a costruire due anni fa. Il Ponte nelle Alpi è finalmente una squadra che può vincere il campionato. Per la qualità, l’organizzazione tattica e la determinazione mentale. Anche se questi valori vanno proposti con eccellente continuità se si vuole tenere dietro un Cadore di tale portata e un Vitt dal potenziale enorme. La Fulgor si ferma di nuovo, ma può essere una battuta d’arresto isolata anche se la partita interna contro l’Auronzo di domenica prossima è davvero l’ultima spiaggia per la compagine di Prest se vuole dire la sua nella corsa play-off. All’Orzes invece giungerà il non imbattibile Tarzo per una giornata che sulla carta sorride al Ponte nelle Alpi.
Auronzo (20) – 1919 Cadore (28) 0-2. Non c’è storia. Ancora una volta non c’è storia. Al Cadore il super derby delle Dolomiti, al Cadore la possibilità di lottare fino in fondo per la conquista del campionato. Se la scorsa stagione le due vittorie sull’Auronzo sono arrivate anche con il giusto apporto di fortuna, quest’anno invece la compagine di Liguori dimostra di avere più di qualcosa in più dell’Auronzo. Quelle della scorsa stagione sono state due vittorie di emotività, di carattere. Questo è un successo che conserva quelle caratteristiche ma che aggiunge anche elementi tattici e tecnici al dominio biancorosso sul mondo rossoblu. Sale alto il Cadore con il suo super attacco (De Silvestro, De Bernardin e Borca). I tre danno un contributo quantitativo abnorme, non permettendo all’Auronzo di uscire con la palla al piede. Cosa che all’undici di Ben di solito riesce benissimo. Poi sono letali nell’andare in contropiede supportati da un centrocampo che davvero in questi novanta minuti sfiora la perfezione. Tremonti su tutti, definitivamente da considerare un giocatore di almeno due categorie superiori, ma anche Da Deppo e Cruzzola, non certo comprimari in questa cavalcata cadorina. Dietro gli errori si stanno riducendo domenica dopo domenica. Il tutto in una squadra che scende in campo con un’età media di 22 anni e mezzo. Segnano Jhon De Silvestro e Tremonti, entrambi nel primo tempo. L’Auronzo da l’impressione di essere in fase calante. Seconda sconfitta consecutiva, quarta gara senza vittorie. Meno dieci dalla vetta, meno quattro dal quinto posto. Domenica la trasferta a Farra d’Alpago. Serve una scossa, ma i galletti non riescono ad incidere. Si, sono belli da vedere, fanno scorrere bene il pallone, ma non pungono. Nel finale Soravia calcia malissimo il calcio di rigore che avrebbe potuto regalar un gran recupero e Da Corte si fa cacciare per reazione. Episodio che ci sta in una partita così sentita, ma episodio che va isolato in un incontro teso ma sempre corretto. Il Cadore corre, giocando partite meravigliose quando ha di fronte le big del campionato. Serve continuità anche con le piccole. Domenica a San Giacomo di Veglia per un match attesissimo.
Tarzo Revine Lago (17) – Barbisano Eclisse (27) 0-1. Strappa il bottino pieno il Barbisano e mantiene la scia di Ponte e Cadore. Occorreva la vittoria ed è arrivata. Lottando, soffrendo, ma il Barbisano è anche questo e merita di essere lì tra le grandi. Presumibilmente non vincerà il campionato, forse non arriverà nemmeno terzo, ma i play-off sono un obbiettivo alla portata per la compagine di Casagrande. Un obbiettivo, un sogno. Una neopromossa così in alto è solo da elogiare. È enorme lo sforzo che sta facendo la società, meritevole di un risultato di spessore. Vincere in casa del Tarzo non era scontato, anzi. I trevigiani di Adriano Poser sono nel loro momento migliore e potevano sfruttare la spinta positiva degli ultimi risultati utili. Ma il Barbisano è venuto in riva al lago per vincere ed è riuscito nel suo intento. Arrivare all’ultima d’andata davanti alla ZTLL con la possibilità di giocarsi lo scontro diretto in casa è un punto di rilievo in favore dei trevigiani. Molto solidi, in grado di portare a casa di misura gran parte dei successi ottenuti. Il Tarzo si ferma, la zona play-out sale. Il quintultimo posto ora è del Castion, alla pari con il Sarmede, e la coppia poggia soltanto una lunghezza sotto i trevigiani che domenica andranno a far visita alla capolista. Non deve rammaricarsi troppo però il Tarzo. I numeri per salvarsi e vincere gli scontri diretti la squadra di Poser li ha. Si è visto in molte occasioni. Il problema è il calendario che a cavallo del giro di boa offre sfide molto complicate, alcune quasi proibitive. Il rischio è quello di demoralizzarsi e dunque scendere troppo in basso. Nel match è decisivo il rigore di capitan Damato. La sua presenza si sente, sempre.
Coi de Pera (12) – Vittsangiacomo (26) 0-2. Vince il Vitt: la cura necessaria dopo il tonfo con il Comelico. Non brilla la squadra dello squalificato De Nardi, ma coglie tre punti fondamentali. I trevigiani restano attaccati a chi corre in testa e riprendono fiducia. La partita con il Coi de Pera è sempre affrontata con diffidenza dalle big, fino a questo momento tutte bloccate (eccetto il Barbisano) dai pontalpini di De Biasi, i trevigiani la tirano fuori con grinta e la giusta dose di cinismo. Tomasella a sfruttare un errore in disimpegno della difesa, poi il marchio di Mazzer. Il Vittsangiacomo si presenta così al big match con il Cadore. Non scintillante, ma solido e opportunista. D’altronde anche queste sono le qualità che sono richieste per vincere un campionato. Certo, per battere il Cadore va aggiunto qualcosa, più di qualcosa, ma intanto il Vitt arriva alla sfida dopo aver rimediato ad un brutto colpo. Il Coi de Pera scende nuovamente al penultimo posto, complice anche il sorprendente successo del Cortina a Mel. Si spegne anche la leggenda che vuole la matricola di De Biasi vincitrice sulle primissime della classe. Ora ai pontalpini non resta che rimboccarsi le maniche e lavorare per migliorare l’approccio agli scontri diretti per fare punti lì quando è strettamente necessario. Altrimenti i play-out saranno soltanto una conseguenza. Il Coi terminerà il suo girone di andata a Farra di Soligo con di fronte una Virtus in piena salute. Difficile ottenere punti.
Z.T.L.L. Sinistra Piave (25) – Cortina (14) 0-1. Ossigeno puro per il Cortina. Disfatta per la ZTLL. Questo si può essere il passo decisivo verso l’addio alle ambizioni di primato degli zumellesi. Un colpo che fa tanto male, che giunge non come un episodio isolato, come è stato quello del Vitt in casa con il Comelico la settimana scorsa, ma come emblema di un evidente fase calante di una squadra che ha perso smalto, sicurezze e determinazione. I blaugrana sono ancora al quinto posto, con quattro punti da difendere, ma di questo passo la posizione nei play-off sarà in bilico fino alla fine. Domenica la trasferta a Barbisano giunge nel momento più sbagliato. Il Vitt per ripartire ha avuto il Coi, la ZTLL avrà la terza della classe che in casa non ha mai perso. Visto che è l’ultima prima della pausa Signoretto dove contare su uno scatto di orgoglio per poi andare in vacanza per riorganizzare le idee. Perdere potrebbe essere letale. Il Cortina rinviene con un clamoroso colpo di teatro a pochi minuti dal termine. Nel momento più difficile, nel posto più difficile gli ampezzani battono un colpo e conquistano tre punti che mantengono la squadra di Gioioso sulla linea di galleggiamento. L’uscita dai play-out è a tre punti, vediamo come il Cortina saprà sfruttare questa spinta emotiva. Il contropiede decisivo concretizzato da Santer arriva dopo che la ZTLL ha sbagliato l’impossibile, anche e soprattutto con N’diaye, l’uomo che in questi momenti deve trovare il colpo decisivo. Gira anche male per gli zumellesi. Nel momento in cui le critiche piovevano più copiose il Cortina reagisce con il suo enorme cuore di gruppo e non annega. L’ultima è in casa (Soverzene) con il Cappella Maggiore.
Comelico (15) – Virtus Sernaglia (21) 2-3. Strana partita, strana vittoria per la Virtus Sernaglia. Il Comelico è molto intraprendete, soprattutto nei primi venti minuti. Poi esce la Virtus e prima del riposo piazza il colpo del campione di Gerlin. L’attaccante trevigiano va via a tre uomini e insacca. Nella ripresa Magistro fa esordire Pellegrina, ex Belluno e Cavarzano, e l’estro e la personalità dell’esterno si fanno subito sentire. Traversa piena dopo trenta secondi e tante buone giocate. Ma la Virtus è lì e colpisce ancora, per ben due volte. Ancora Gerlin e poi Bressan. Tre a zero che è come una frustata per i padroni di casa che però non demordono e fanno un’ultima mezzora di gran livello. Un minuto dopo Costan accorcia e poi lo stesso Pellegrina con una magia fa due a tre. Ma non basta, il Comelico deve soccombere alla compagine di Merlo (che colpisce a sua volta una traversa con Simoni) che si lancia all’inseguimento dei play-off. La Virtus è in salute, soprattutto psicologica e ha guadagnato quattro punti sul quinto posto in due partite. Quattro vittorie nelle ultime cinque per i trevigiani che ancora hanno importanti margini di miglioramento. Aspettiamoci la Virtus Sernaglia come grande protagonista del girone di ritorno. Il Comelico perde, farlo in questo modo brucia ancor di più, ma il gruppo di Magistro è vivo. Combatte, gioca a viso aperto contro tutti e può centrare la salvezza. I verdi finiranno l’andata al Camp de Nogher, in casa dello Schiara. I gialloneri stanno toccando il fondo, con tre punti lì il Comelico può effettuare il giro di boa sopra il quintultimo posto. Il Comelico deve affrontare quella gara con lo stesso spirito e la stessa determinazione con la quale ha battuto il Vitt e ha dato del filo da torcere alla Virtus. Così non ci saranno problemi.
Cappella Maggiore (19) – Calcio Sarmede (16) 1-1. Un folto pubblico per rendere omaggio a un derby molto sentito che non si giocava da dodici anni. Anni nei quali il Cappella volava negli alti lidi del calcio regionale, ora molto è cambiato. Pari il risultato, pari giusto e punto che non delude completamente nessuna delle due. Si, in casa il Cappella voleva vincere: tre punti avrebbero condotto la compagine di Del Puppo a meno quattro dai play-off, ma in ottica campionato tranquillo il pari non dispiace. Il Sarmede stacca il Comelico ma si fa raggiungere dal Castion. Sempre lì sull’orlo del precipizio, a pari con la quintultima. Domenica prossima ci sarà lo spareggio proprio contro il Castion. Due squadre a pari punti che contano di finire l’andata fuori dalla zona play-out. Là si che un pari sarebbe troppo poco. La compagine di Da Frè non vince da due mesi, dalla sesta giornata, e ora deve fare il passo per riprendere la marcia. Il Cappella Maggiore prosegue altalenante nelle prestazioni, anche in questo caso si poteva gestire meglio la situazione dopo essere andati in vantaggio dopo 2’ con Grava. Poi il pari di Pin. Dobbiamo aspettare la prossima stagione per vedere i blasonati trevigiani lì in cima a lottare con le prime per tornare in Prima Categoria. Quest’anno c’è da aspettarsi un po’ di tutto dalla giovane truppa di Del Puppo. Sarà un’insidia per tutte le big, mentre stenterà a trovare la concentrazione giusta nelle gare meno impegnative. Evitare i play-out difficilmente sarà un problema anche se la quintultima al momento è solo tre punti sotto. Il Cappella chiuderà in casa del Cortina. Da sottolineare il rinfresco e la festa a fine match che ha coinvolto entrambe le società.
Castion (16) – Schiara (6) 3-0. Come previsto da tabella di marcia per il Castion sono arrivati i tre punti con lo Schiara. Il modo giusto, l’unico modo, per riprendere la via maestra dopo i sette gol di Farra di Soligo. Doppietta di Robassa e Silvestri. Tre a zero che conferma una volta in più che le possibilità di salvezza, o di evitare l’ultimo posto, per lo Schiara toccano quasi lo zero. Il Castion era tramortito e i gialloneri non hanno saputo nemmeno fargli il solletico. Da apprezzare comunque la buona volontà, il sacrificio che squadra, società e allenatore stanno compiendo per cercare di tirare fuori il massimo da questa stagione. Anche dalle parole di Zecchin a fine partite si intuisce che lo Schiara non ha ancora mollato anche se tutti a Tisoi sono consapevoli che serve un miracolo. Tre punti dal peso specifico abnorme per la squadra di De Min che aggancia il Sarmede in vista dell’appassionante scontro diretto di domenica. Chi vince passa un Natale sereno, chi perde cade nelle viscere della zona play-out. Un pari potrebbe favorire il Comelico, che giocherà proprio in casa dello Schiara. Una corsa salvezza emozionante che oltre alle tre citate vede protagonista anche il Tarzo, il Cortina e il Coi de Pera. Anche se ancora non si possono escludere tante altre. Il Castion ha dimostrato di essere ancora presente a livello nervoso, un segnale positivo. Non comune ad una neopromossa. I verdi del Nevegal hanno bisogno dei gol dei loro attaccanti.

Classifica marcatori
14: N’diaye (ZTLL);
10: Zoppè (Fulgor Farra);
9: Andreolla (Tarzo), Costan (Comelico);
8: Mazzer (Vittsangiacomo);
7: Laurenti (Cappella Maggiore), De Col (Ponte nelle Alpi), Simoni, Bressan (Virtus Sernaglia);
6: Uliana (Tarzo), Dal Cin (Cappella Maggiore), Romdhani (Cadore);
5: Bombassei (Auronzo), Piai (Barbisano), A. Talamini (Cortina), Bortot, Gerlin (Virtus Sernaglia), Salvador (ZTLL);
4: Grava (Cappella Maggiore), Damato (Barbisano), G. De Silvestro (Cadore), L. Bortot, Caneve (Castion), Soravia (Auronzo), L. Bortot (Coi de Pera), De Min (Ponte nelle Alpi);
3: Robassa (Castion), Pin, E. Dal Cin, De Luca (Sarmede), Antoniazzi (Barbisano), Marchesini (Comelico), Viel (Ponte nelle Alpi), Fontana (Schiara), Frescura (Cadore), De Candido (Comelico), Iannuzzi (ZTLL), Balest (Coi de Pera), De Col (Fulgor Farra), De Col (Fulgor Farra), Lo Deserto (Cortina), Del Puppo (Cappella Maggiore);
2: Pitarevic, Da Corte (Auronzo), Vettoretti (Barbisano), F. Bortot, Stò, Della Vecchia (Coi de Pera), Sommacal, Silvestri, Biz (Castion), Ortolan, Colledel, Dall’anese, Mattiuzzi, Vienna, Tomasella (Vittsangiacomo), Corona, Sella, Cibien (Fulgor Farra), D. Fontana (Comelico), P. Baratto (Schiara), Casagrande (Cappella Maggiore), Ben (ZTLL), Ale. Lauro, Tremonti, Giacomelli (Cadore), Alpago, Camporese, Bounafaa, Gaiot (Tarzo), Favero (Virtus Sernaglia);
1: Vendramini, Vidal, Armelin, Codogno (Barbisano), Cervo, De Min, I. Giozet, L. Giozet, Lazzarotto (Schiara), Maddalin, Cirigliano, Corea, Bergagnin, Pellegrina (Comelico), Sinigaglia, Sarton, Galli, Da Grava (Tarzo), Vettorel, Lazzaretti, Pra Mio, Pierobon, Simonetti, Sovilla (Ponte nelle Alpi), De Villa, F. De Silvestro, Riva, De Bernardin (Cadore), Polese, Caravetta, N. Gaspari, Rimoldi, Boldrin, De Col, Santer (Cortina), Chittaro, Bernard, Isotton (ZTLL), De Mario, De Villa, Mario (Auronzo), Leiballi, Tres (Sarmede), Landi, Piol (Castion), Lot, D’abramo, De Luca, Dal Bo (Vittsangiacomo), Stella, De Faveri, Jakhane (Virtus Sernaglia), De Piccoli, Costa (Fulgor Farra), Savasta, Lotto, Bonanni (Coi de Pera), Nardi, Moret (Cappella Maggiore).

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